Comunità dei figli di Dio
(Divo Barsotti)
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Seminario di formazione biblica — 27-28 giugno 2024
Meditazione sul libro di Giona
La comunità dei figli di Dio
Cos'è
ascolto della Parola di Dio, vita liturgica e sacramentale, preghiera del cuore, esercizio della carità fraterna.
Nel mondo: i membri della Comunità non si ritirano negli eremi, non vivono ordinariamente in piena solitudine, ma vivono da monaci nel mondo, tra gli uomini e nelle strutture sociali.
Lavorano negli uffici, nelle scuole, nei posti pubblici, nelle case; sono uomini e donne, giovani e anziani, sposati e non sposati: uniti in un’unica famiglia mediante una consacrazione, grazie alla quale si donano e si consegnano al Verbo di Dio, alla Vergine Madre e alla Chiesa.
La CFD è stata canonicamente riconosciuta dalla Chiesa come “Associazione pubblica di fedeli” con decreto dell’Arcivescovo di Firenze, il cardinale Silvano Piovanelli, in data 6 gennaio 1984.
Cenni Storici
Pian piano la Comunità andò crescendo e negli anni dal 1950 al 1960 si formarono gruppi in varie parti d’Italia: a Viareggio, Venezia, Palermo, Modena, Napoli… Anche la struttura della Comunità si andò pian piano delineando, fino alla sua ultima definizione, che si ebbe quando all’interno della Comunità si realizzò la vita comune, e si aprirono alcune case, maschili e femminili, con una impostazione di vita molto vicina alla disciplina religiosa in senso classico.
La Comunità dei figli di Dio si costituì allora come “famiglia religiosa” pur comprendendo al suo interno tutti i diversi stati di vita; è la sua struttura attuale, oggi che la CFD si è diffusa anche all’estero (Gran Bretagna) fino in Africa (Benin), in America latina (Colombia), in Asia (Sri Lanka) e in Oceania (Australia).
Struttura
– Laici che vivono nel mondo, sposati o non sposati, i quali, dopo un congruo periodo di preparazione, si consacrano a Dio nella Comunità. È questo il primo ramo della Comunità.
– Sposi o coppie di sposi che desiderano impegnarsi a vivere in famiglia seguendo i dettami dei consigli evangelici e quindi professando i voti di povertà, castità coniugale e obbedienza. È il secondo ramo.
– Chi, pur restando a vivere nel mondo, vuole vivere la sua donazione a Dio nello stato verginale può professare i voti religiosi di povertà, castità piena e obbedienza (terzo ramo).
– Infine il quarto ramo comporta la vita religiosa nelle case di vita comune, con fratelli e sorelle che lasciano tutto per vivere in piccole fraternità la cui impostazione di vita è tipicamente monastica: preghiera, silenzio, lavoro, studio.
Anche i sacerdoti diocesani possono far parte della Comunità, mantenendo la propria identità secolare e collocandosi o nel primo o nel terzo ramo.
Il Governo
Superiore di tutta la Comunità (canonicamente ne è il Moderatore) è un fratello sacerdote del quarto ramo, eletto ogni 6 anni, affiancato nel governo da due laici consacrati, un uomo e una donna (gli Assistenti Generali). I tre insieme costituiscono la Presidenza. Altri organi centrali sono l’Assemblea generale e il Consiglio della Comunità. Responsabili in loco delle diverse Famiglie, geograficamente costituite, sono gli Assistenti di Famiglia.
L’ingresso nella CFD
Per entrare nella Comunità c’è un periodo previo di aspirantato, durante il quale chi è interessato viene affidato ad un responsabile della formazione, che gli fa conoscere la Comunità nei suoi fini e nei suoi mezzi, così da realizzare un discernimento serio e ben fondato in ordine alla chiamata a questo tipo di vita. Si entra nella Comunità dei figli di Dio per mezzo di un atto di consacrazione, grazie alla quale la persona si dona interamente a Dio, esprimendo la volontà di vivere la perfezione della carità secondo l’ideale e i mezzi che la Chiesa riconosce propri della Comunità.
Spiritualità
Per questo i mezzi che la Comunità offre per rispondere a questa specifica vocazione sono quelli propri della grande tradizione monastica: la vita liturgica e sacramentale, la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio, la vita fraterna. Secondo dei programmi stabiliti, i membri della Comunità meditano ogni mese un libro della Sacra Scrittura in modo da leggere la Bibbia in un ciclo sessennale; frequentano per quanto possibile la vita sacramentale e liturgica della Chiesa; pregano ogni giorno con la liturgia delle Ore, almeno in alcune sue parti.
Nel corso della settimana i consacrati si incontrano in piccoli gruppi; incontri in cui si prega, si fa formazione biblica, si assimila la spiritualità del Fondatore, ci si confronta e ci si aiuta nell’entrare sempre più nel cuore della vita spirituale. Ogni mese poi c’è un incontro allargato tra i vari gruppi esistenti nella stessa zona (adunanza) e una mezza giornata di ritiro, privilegiando la dimensione religiosa del silenzio. Durante l’anno infine si organizzano diversi corsi di esercizi spirituali di cinque giorni in varie regioni d’Italia, e un pellegrinaggio per la conoscenza di luoghi significativi per la nostra spiritualità.
Libri
Poesia e Contemplazione
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Meditazioni sul Vangelo di Matteo IV Vol.
Il dilatarsi di un sogno
Abbiate fiducia. La morte non mi fa paura, già ho vissuto un anticipo di comunione con Lui attraverso coloro che ho amato. Abbiate fiducia. Dio non mancherà.