L’ATTO DEL CRISTO
Uno dei pensieri don Divo amava ripetere era quello della morte e resurrezione del Signore come atto conclusivo della storia.
Ora tutto precipita in quell’atto. E quell’atto è la Messa. Scrive: “La morte di croce non è un atto condizionato dal tempo, dalla storia; è piuttosto tutta la storia che precipita in quell’atto e così soltanto acquista un senso. Ce lo dice san Paolo: Gesù Cristo non fa parte di questo mondo. È poco dire che Gesù Cristo è “il cuore del mondo”. Egli non è, non può essere parte del mondo: più del cuore del mondo, egli è la nuova creazione!
Perché se la creazione non entra in Cristo, la creazione stessa perde ogni suo valore. “Tutte le cose sussistono in Cristo” dice san Paolo nella lettera ai Colossesi. O sono in lui e hanno in lui una loro salvezza, o non vivono che una loro fine. La salvezza è la consistenza eterna dell’essere: l’uomo non è mangiato dal tempo, non è distrutto dalla vastità sconfinata dell’universo.
La salvezza è nell’essere assunti dal Verbo, nell’essere un solo corpo nel Cristo, nel vivere, in lui, la sua vita”.
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