L’uomo che vive di pura fede si è ridotto alla sua nudità e povertà di creatura sospesa, come per miracolo permanente, sopra l’abisso del nulla.
Non conosce più sostegni umani e si affida a Uno che non conosce, che non sente, che egli sa diverso, lontano.
La lotta con l’angelo (diario), pp. 114-115 (7 gennaio 1942)