«Il nostro apostolato è vasto e tende a risanare, elevare, divinizzare l’uomo, non l’uomo soltanto che per ufficio è sacro, ma ogni uomo, ogni professione umana e, per mezzo dell’uomo, tutto il mondo, anche attraverso la tecnica. Questo è il compito più grande che lo Spirito Santo affida ai movimenti religiosi moderni: un nuovo tipo di santità, la “santità profana”, come dice il Maritain.
La santità non deve essere soltanto di quelli che per istituto giuridico sono consacrati a Dio. Non deve bastare agli altri una devozione comune: la santità deve essere per tutti».
Adunanza del 13 aprile 1947 a Firenze