“Non ci profanare”, dice la voce del ruscello, dice il colore di un tramonto, dice lo scrosciare della pioggia: “non ci profanare, noi tutti cantiamo il Signore”.
Sentite questo? Come spesso siamo superficiali e distratti! Come troppo spesso noi profaniamo le cose! Profaniamo questo universo perché non sentiamo attraverso l’universo questa divina Presenza, questo mistero di Dio che grava, che incombe, che è presente.
Ritiro a Viareggio, 16 gennaio 1957