L’uomo cerca Dio. Lo cerca continuamente nonostante che Dio sembri allontanarsi sempre più. Non è questa la vera vittoria del cristiano? Non è questa la grandezza della vita cristiana? A ottant’anni, l’uomo, come a venti, cerca il Signore. Dopo tanti anni, non verrebbe la voglia di mandare a spasso tutto e vivere tranquillamente la vita senza tanti pensieri? Eppure, ecco, la vita cristiana è questa continua ricerca, questa giovinezza perenne di un’anima che non è mai vinta dalle proprie debolezze, dalle proprie miserie, ma riprende ogni giorno il suo cammino. È in questa ripresa che si manifesta l’onnipotenza della grazia divina, la forza di un Dio che vive nel cuore dell’uomo.
No, Dio non ci ha promesso la vittoria sulle nostre passioni, ci ha promesso questa vittoria: che non saremo mai vinti, scoraggiati dai nostri peccati.
Noi siamo salvi nella speranza. Quando eravamo giovani speravamo tante cose, ma poi tutte queste speranze son cadute; le nostre speranze umane sono sogni che, come le foglie, cadono. Via via che passano gli anni, tutti i nostri sogni cadono, e noi ci rendiamo sempre più conto di come sono limitate le nostre possibilità, come sono miseri i risultati che possiamo raggiungere.
Che cosa può essere mai tutta la grandezza umana che noi potremmo sperare? È nulla in confronto alla grandezza soprannaturale che ancora noi speriamo. E la nostra speranza è invincibile, è una certezza divina. È questa la speranza che ci anima e giorno per giorno, mentre cadono i sogni, rimanendo viva, invincibile nel cuore, continuamente ci solleva e ci spinge in un cammino senza riposo incontro a Dio.
È questa speranza che giorno per giorno c’impone un nuovo sforzo, c’impedisce di abbandonarci vinti, scoraggiati, delusi. È questa speranza che ogni giorno ci muove in una ricerca sempre nuova di Dio. Egli è lontano: eppure, giovani ancora di forze e di amore, noi tendiamo a Lui; lo cercheremo fino alla morte e non potremo dire mai di averlo raggiunto. Quanto più Egli vivrà nei nostri cuori tanto più grande sarà l’ansia dell’anima di poterlo possedere, perché quanto più lo possederemo tanto più ci renderemo conto che Egli rimane al di là di ogni nostra presa, inafferrabile, irraggiungibile, immenso.
Oh! Cercare Dio! È tutta la vita cristiana, tutta la nostra vita. La nostra vita se deve essere il ritorno al paradiso perduto, deve essere una conversione continua, una continua fuga, senza stanchezza. Avanti! Il Signore ci ha chiamato, dobbiamo cominciare ora il nostro cammino… Avanti! Nessun timore e nessuno scoraggiamento. È Lui che vive nei nostri cuori, è Lui che ci dà il potere di cercarlo e di trovarlo: Dio!
La via del ritorno, II edizione 2010, pp. 25-27