Anche noi crediamo di essere amati soltanto nella misura delle nostre virtù, più o meno. In fondo, cerchiamo di esser buoni perché allora il Signore sarà buono con noi, ed è una bestemmia grande, perché se il Signore dovesse esser buono secondo le nostre virtù, non sarebbe prima di tutto mai buono e secondariamente, sarebbe abbastanza poco buono.
Che cosa volete che sia la nostra bontà di fronte alla santità infinita di Dio?
Ritiro a Venezia, 2-3 ottobre 1956